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I fondi pensione e le PMI italiane: il legame virtuoso tra crescita e previdenza

fondi pensione e pmi italiane

Con l’imminente attivazione della Garanzia di Stato, subordinata all’approvazione dei decreti attuativi, i fondi pensione potranno investire in modo più sicuro nelle piccole e medie imprese italiane. Secondo uno studio realizzato da Teha con Previdenza Italia e presentato al Forum di Cernobbio, tra il 2026 e il 2034 questa misura potrebbe mobilitare fino a 2,3 miliardi di euro di investimenti e contribuire alla creazione di 250mila nuovi posti di lavoro.

La Garanzia di Stato rappresenta un cambiamento significativo, in quanto pone i fondi pensione al centro del sistema economico, permettendo loro di sostenere concretamente lo sviluppo del tessuto produttivo nazionale. Una volta approvati i decreti attuativi – norme di secondo livello nell’ordinamento italiano – sarà possibile avviare le iniziative a favore delle Pmi, che costituiscono la spina dorsale dell’economia del Paese.

Lo studio evidenzia inoltre che, se i nuovi occupati generati da questi investimenti aderiranno ai fondi pensione, il patrimonio della previdenza complementare potrebbe aumentare di 12 miliardi di euro entro il 2034.

In un contesto demografico in cui l’Italia perderà 4,3 milioni di persone in età lavorativa, diventa fondamentale rilanciare la produttività per sostenere il Pil. Le Pmi, molto competitive e attive sia nell’import che nell’export, sono più produttive della media nazionale e svolgono un ruolo centrale nel sistema economico. In questo scenario, i fondi pensione rappresentano un importante bacino potenziale di risorse da indirizzare verso investimenti strategici.

Attualmente, la previdenza complementare gestisce oltre 240 miliardi di euro, ma solo il 5% è investito in titoli di capitale. Questo dato segnala un ampio margine di crescita e una grande opportunità per rafforzare il legame tra risparmio previdenziale e sviluppo delle imprese.

Riferimenti: